Le azzurre del fioretto vincono di rabbia per 32 a 23 la finale per il terzo posto del torneo olimpico di fioretto a squadre. Contro l'Ungheria scendono in campo Valentina Vezzali, Margherita Granbassi e la riserva Ilaria Salvatori che prende il posto di Giovanna Trillini e si comporta ottimamente in pedana.
Alla fine esplode la gioia - e non potrebbe essere altrimenti perché si tratta della prima vittoria olimpica della Salvatori e dell'ultima della Trillini che annuncia il ritiro - ma sui festeggiamenti pesano le polemiche per l'arbitraggio della semifinale troppo favorevole alla Russia.
Durante l'incontro con la Russia il commissario tecnico Andrea Magro urla "Ladri" agli arbitri e poco prima della gara con l'Ungheria riceve il cartellino nero e la squalifica di due mesi perché tira una sedia contro una porta e la sfonda. Magro commenta l'arbitraggio della semifinale con parole durissime: "Uno scandalo. Non e’ possibile. Mi piace perdere quando l’avversario e’ piu’ forte, ma l’arbitro polacco ha creato un autentico disastro" e "Non è possibile, ci hanno tolto cinque-sei stoccate. A me piace perdere quando si perde".
Con l'addio alla scherma della Trillini si scioglie la squadra che vinse l'oro in tre edizioni consecutive delle Olimpiadi a Barcellona '92, Atlanta '96 e Sydney 2000.
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