Oggi era il giorno della verità per la nazionale di basket degli Stati Uniti. Dopo una serie di partite contro avversari nettamente inferiori gli americani hanno giocato contro la Spagna, una squadra che sulla carta (una carta che dice campioni del mondo in carica) poteva impensierirli. Così non è stato e gli assi della NBA hanno travolto gli iberici 119 a 82.
Va detto che un risultato così schiacciante non è da attribuire al demerito della Spagna ma all'ottima prestazione di Kobe Bryant, LeBron James e soci. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul fatto che fossero una squadra anziché un mucchio di campioni male amalgamati certamente si è ricreduto guardandoli attaccare la zona spagnola con grande efficacia e coordinazione dei tagli e dei passaggi.
Hanno convinto anche la grinta mostrata in difesa, oggi agguerrita dall'inizio alla fine e priva di quei cali di tensione che sono normali quando c'è troppa differenza di caratura con gli avversari.
Da sottolineare anche le scelte di tiro quasi sempre azzeccate, con tiri da tre precisi e privi di forzatura soprattutto contro la zona.
I migliori realizzatori sono LeBron James (18 punti), seguito da Dwyane Wade (16), Chris Paul (14), Carmelo Anthony (16) e Kobe Bryant (11).
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