Nella finale dei 100 metri il giamaicano Usain Bolt vince in 9"69, primo uomo a scendere sotto la soglia dei 9"70, una barriera che fino a poco tempo fa si credeva insuperabile. Ma i numeri non danno in pieno l'idea di quanto sia immenso questo velocista (e sono da prendere con le pinze perché non gli interessava fare il tempo!) e di quale divario ci sia fra lui e gli altri. Bolt ha fatto qualcosa di più di arrivare davanti: mentre gli avversari combattevano e ogni metro corso era un pezzo di gara portato via con fatica, Bolt scivolava via con naturalezza, apparentemente senza sforzo. Ha mostrato una spontaneità e un talento naturale che faranno parlare di lui per decenni.
l'ordine di arrivo:
1. Usain Bolt (Jam) 9"69 (record del mondo);
2. Richard Thompson (Tri) 9"89;
3. Walter Dix (Usa) 9"91;
4. Cherandy Martina (Ant) 9"93;
5. Asafa Powell (Jam) 9"95;
6. Michael Frater (Jam) 9"97;
7. Marc Burns (Tri) 10"01;
8. Darvis Patton (Usa) 10"03.
Nella finale non c'era il rivale Tyson Gay, uscito in semifinale, che non era riuscito a recuperare in pieno dopo l'infortunio muscolare ai Trial americani.
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