lunedì 25 agosto 2008

Le medaglie omosessuali di Pechino


Il sito QueerBlog ha fatto il conteggio delle medaglie vinte da atleti gay, lesbiche e bisex alle Olimpiadi di Pechino.
Per quello che riguarda i gay non è abitudine degli atleti fare dichiarazioni sulle proprie preferenze sessuali, quindi non c'è stato molto da contare. L'unico gay dichiarato a vincere una medaglia è Matthew Mitcham, oro nei tuffi da 10 metri.
Le atlete lesbiche invece sono più disinvolte e ben dieci di loro hanno fatto outing. Fra queste, sei sono andate a medaglia: le norvegesi Gro Hammerseng e Katja Nyberg (oro nella pallamano; assieme nella foto in alto), le americane Natasha Kai (oro nel calcio), Lauren Lappin e Vicky Galindo (la prima lesbica e la seconda bisessuale; argento nel softball) e la tedesca Linda Bresonik (bronzo nel calcio).
L'articolo su QueerBlog

Fidel Castro al CIO: "Non sono obbligato a rimanere zitto davanti alla mafia"

Gli italiani non sono i soli a sentirsi derubati dagli arbitri alle Olimpiadi di Pechino (il caso più clamoroso è il quarto posto della squadra di ginnastica ritmica nel concorso a squadre).
Anche Fidel Castro ha qualcosa da dire al CIO e non usa mezze parole:
"Non sono obbligato a rimanere zitto davanti alla mafia".
E' solo una fra le tante frasi pesanti che il leader cubano usa per denunciare il trattamento subito dagli atleti cubani a Pechino. A Castro non sono piaciuti gli arbitraggi del torneo di pugilato - sport in cui Cuba è tradizionalmente forte - dove sostiene che due pugili sono stati eliminati ingiustamente in semifinale. Inoltre esprime la sua solidarietà al lottatore di taekwondo Angel Valodia Matos che ha tirato un calcio in faccia all'arbitro al termine dell'incontro.

Il punto più interessante del discorso di Fidel Castro riguarda però l'intreccio fra sport e affari. Per Castro la corruzione arbitrale è legata a doppio filo alle naturalizzazioni facili e serve a "portare a termine il lavoro di chi ruba atleti ai paesi del Terzo Mondo".
Al di là delle opinioni che si possono avere sul singolo caso arbitrale va detto che Fidel Castro ha sollevato un problema - quello degli atleti che cambiano bandiera - che è molto spinoso e nel prossimo futuro potrebbe creare dei problemi allo sport (alla sua gestione e alla credibilità dello sport agli occhi degli spettatori, già minata da risultati che puzzano di doping, arbitraggi dubbi e imbrogli sulla vera età degli atleti).

Vedi:
La giuria trasforma la ginnastica ritmica in un circo. Derubate le ragazze italiane;
Anelli, la giuria scippa l'Italia. Coppolino e Morandi fuori dal podio per dare l'argento a un atleta di casa;
Yang Yilin è troppo piccola per partecipare alle Olimpiadi?

Il doping olimpico era una piaga anche nell'antichità

Di Morten Morland da Aol Portfolios.

Inoltre:
Le origini segrete del logo olimpico di Pechino 2008;
La Cina inaugura una nuova disciplina olimpica;
Scatto bruciante dell'atleta tibetano;
Video shock inchioda Michael Phelps. Il comportamento scorretto potrebbe costargli medaglie e carriera.

Scatto bruciante dell'atleta tibetano




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da http://politicalcomic.blogspot.com/

Inoltre:
Le origini segrete del logo olimpico di Pechino 2008;
La Cina inaugura una nuova disciplina olimpica.

Video shock inchioda Michael Phelps. Il comportamento scorretto al termine di una gara potrebbe costargli gli 8 ori



Il sito MagicHugs è entrato in possesso di un video sconcertante che testimonia il comportamento scorretto di Michael Phelps al termine della finale dei 100 farfalla, la gara in cui ha battuto Mirolad Cavic per un centesimo di secondo. Ora gli otto ori conquistati a Pechino sono in discussione e il nuotatore potrebbe essere squalificato a vita!!

Inoltre:
Amore a 11 carati per Michael Phelps e Stephanie Rice;
Federica Pellegrini: "Che paura! Si è rotto il costume!" e rischia di nuotare nuda;
Bia e Branca Feres, le gemelle sexy del nuoto sincronizzato;
Yelena Isinbayeva regina delle aste.

Quante medaglie ha vinto la Cina al netto del doping e delle giurie corrotte?

Sarebbe interessante scoprire quante medaglie ha vinto la Cina al netto del doping e delle giurie corrotte. Probabilmente non molte...

A proposito della finale di ginnastica ritmica a squadre il presidente federale Riccardo Agabio dice che "Il podio con Russia prima, Cina seconda e Bielorussia terza dava l'aria di essere stato già precostituito".

Vedi anche:
La giuria trasforma la ginnastica ritmica in un circo. Derubate le ragazze italiane;
Il medagliere di Pechino 2008.

Industria medaglifera cinese

"Ci si aspettava il dominio assoluto della Cina e la Cina ha distrutto tutti, con la sua industria di medaglie che pretende lacrime e sangue dagli atleti sin da quando sono bambini, e chi non vince diventa uno scarto di produzione."
Da Repubblica