mercoledì 27 agosto 2008

Il peggio delle Olimpiadi: Franco Lauro, Federico Calcagno e Franco Bragagna

L'orgia di immagini, notizie, cronache, record e sfide è terminata da qualche giorno adagiandosi nella memoria degli spettatori come le ossa di un cadavere spolpate dai piranha sul fondo del Rio delle Amazzoni. E' così giunto il momento di iniziare una rassegna a freddo del meglio e del peggio delle Olimpiadi di Pechino.
Il punto di partenza ideale per parlare del peggio dei Giochi è senza dubbio la RAI che per due settimane si è superata grazie a una programmazione che ha fatto bestemmiare tutta Italia (e forse qualcuno anche in Vaticano) e a telecronisti da barzelletta (alcuni; va detto che altri erano piacevoli da seguire).

Per esempio Federico Calcagno non si è accorto che nell'ultimo quarto della gara di canoa K2 Andrea Facchin e Antonio Scaduto sono riusciti a risalire dalla quinta alla terza posizione vincendo il bronzo! Nessuno pretendeva una telecronaca al(l'ultimo) sangue (gioco di parole) stile bisteccone Galeazzi nel canottaggio, ma almeno notare la rimonta prima che a canoe ferme gli azzurri si tuffassero in acqua per festeggiare...

Quello di Calcagno era pur sempre un episodio. Franco Lauro e Franco Bragagna sono stati sgradevoli dall'inizio alla fine.
A chi si chiedesse chi è Franco Bragagna basti dire che è il cafone che commentava le gare di atletica leggera. Altro non serve aggiungere.
Franco Lauro invece ha allietato con la sua verve le partite di pallacanestro degli Stati Uniti (la RAI non ha trasmesso partite di nessun'altra squadra). Ormai è da un'eternità che Lauro rovina le partite di basket trattando questo sport come se fosse praticato da foche ammaestrate marziane. Ogni telecronaca è l'occasione irripetibile per convincere gli spettatori di quanto è fico questo sport e di che doti superumane posseggono i - ohooooo stupore! - giocatori della NBA!
Purtroppo Marco Bonamico, la spalla che dovrebbe intervenire con i commenti tecnici, è il suo degno compare e ogni telecronaca si trasforma in gara a chi fa più l'esaltato. Come se non bastasse il Bonamico ulula ogni volta che c'è una schiacciata (come se fosse quello il bello del basket...).
Vi prego, qualcuno dica a Lauro di non usare più l'espressione "extra time" che non sta né in cielo né in terra!

In USA polemiche per l'esclusione del baseball dalle Olimpiadi

La decisione del CIO di non includere i tornei di baseball e softball nel programma olimpico di Londra 2012 non è piaciuta molto negli Stati Uniti dove il baseball è lo sport nazionale praticato da ben 150 anni.
Per il Washington Times l'esclusione è dovuta al fatto che il CIO è controllato dai Paesi europei, una parte del Mondo dove il baseball è tenuto poco in considerazione. Nella storia moderna sette presidenti del CIO su otto sono stati europei e il presidente attuale, Jacques Rogge, è belga. Il Times si chiede ironicamente quanta gente in Belgio saprebbe spiegare la regola dell'infield fly...
Il giornalista si lamenta anche del fatto che al recente torneo olimpico non erano presenti i giocatori più forti. La competizione era aperta solo a otto squadre, fra cui la Cina, scarsissima (fino a sette anni fa non aveva nemmeno il torneo nazionale), e una squadra europea, e mancavano Repubblica Dominicana, Costa Rica, Venezuela e Messico.