L'esuberante Clemente Russo perde la finale del torneo olimpico di boxe categoria massimi ed è costretto ad accontentarsi della medaglia d'argento. Sulla strada per l'oro, fino all'altro ieri lastricata di sonore vittorie, ritrova il russo Rakhim Chakhkeiv che ottiene la rivincita del mondiale di Chicago 2007 battendo il pugile delle Fiamme Oro per 4 a 2.
A caldo Russo non nega di non essere dispiaciuto: "E' inutile nasconderlo: la delusione è stata tanta. Ero venuto per l'oro, da campione del mondo in carica. Mi prendo questa medaglia d'argento e aspetto di smaltire la rabbia".
Più tardi prende coscienza del fatto che un podio olimpico è pur sempre un risultato di prestigio e la delusione si affievolisce: "Dieci mesi fa ai mondiali di Chicago contro Chakhkeiv ho vinto io; oggi è toccato a lui, ma dopo avere ascoltato le parole di consolazione del presidente del Coni, Gianni Petrucci, mi sto calmando. Un'ora fa piangevo, ora comincio ad apprezzare comunque il valore di questo secondo posto".
La dedica della medaglia va "ai cinesi che soffrono".
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