mercoledì 14 aprile 2010

Calciopoli, in tribunale il tackle di Moggi: «Anche Facchetti parlava con i designatori»

C’è la claque dei tifosi bianconeri che saluta ogni affondo della difesa di Luciano Moggi come un gol. Ci sono i cacciatori di autografi e il tenente colonnello dei carabinieri Attilio Auricchio, l’uomo dell’inchiesta “off-side”, messo quasi sul banco degli imputati per uno strano gioco delle parti. Nell’udienza che doveva segnare la svolta al processo napoletano per lo scandalo Moggiopoli, a farla da padrone è la confusione. Quella che si crea in un’aula affollata ben oltre il sopportabile e quella che i legali di Luciano Moggi cercano di sollevare continuando a battere la strada del «tutti innocenti, tutti colpevoli». Chiedono che 75 «nuove» telefonate vengano messe agli atti, e la corte deciderà martedì 20 quando testimonierà anche Carlo Ancelotti, e che siano acquisiti anche due cd rom in cui sono stati ricostruiti più di 3mila contatti telefonici fra dirigenti di club, dirigenti federali e arbitri. Perché, ripetono, «così facevan tutti». E non solo l’ex dg della Juve imputato per associazione per delinquere. La tesi dell’avvocato Maurilio Prioreschi è chiara: «Tutti parlavano con tutti, tutti organizzavano pranzi e incontri con i designatori.

A tutti le griglie dei sorteggi erano comunicate in anticipo». Anche all’Inter, prosegue, anche all’ex presidente nerazzurro Giacinto Facchetti. Lo proverebbe una delle 75 intercettazioni «ripescate» dai consulenti della difesa in cui, alla vigilia di un Inter-Juve, Facchetti chiede all’ex designatore Bergamo l’inserimento di Collina. «Perché non è stata ritenuta importante mentre quella di Moggi che chiede al designatore se aveva studiato sì?», incalza l’avvocato Paolo Trofino. Sembra un punto decisivo per la difesa: è «la madre di tutte le intercettazioni», dicono. Invece è uno squallido autogol. Perché ad ascoltare l’audio di quella telefonata del 26 novembre 2004, in realtà, è proprio Bergamo a fare il nome di Collina. «Facciamo un gruppo di quattro internazionali: Collina, Paparesta, Bertini e Rodomonti».

Fischierà proprio quest’ultimo. È un bluff insomma. Durato poco. E chissà se andrà meglio con le altre anticipazioni messe in giro dai legali di Moggi: come quella sul regalo di Natale offerto a Bergamo da Massimo Moratti e annunciato al telefono da Facchetti, o sulle presunte conversazioni fra arbitri mai coinvolti nelle inchieste e l’alto dirigente di una squadra milanese. Lo sapremo presto quando (e se) saranno trascritte le nuove telefonate. E molta nebbia messa in giro ad arte, forse, finalmente si alzerà. http://tinyurl.com/y43wpc2

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