domenica 28 marzo 2010

Schiaffi e uova sulla Juve

Anche nella buona sorte la Juventus non riesce mai a sorridere. Nonostante la (risicata) vittoria casalinga con l'Atalanta, i tifosi non placano gli istinti bellicosi nei confronti di squadra e società. A toccare con mano, letteralmente, la tensione che si respira a Torino è stato Jonathan Zebina: il difensore è stato vittima di un'aggressione – uno schiaffo sul capo mentre era girato – da parte di un esagitato, mentre stava per salire sul pullman che avrebbe portato i bianconeri allo stadio. Zebina è finito nel mirino degli ultrà per aver reagito agli insulti razzisti che gli sono piovuti addosso dopo che era stato espulso in occasione del naufragio di Europa League col Fulham. Una reazione, quella del giocatore, che la società aveva criticato duramente, dimostrando di non voler affrontare un problema ben più grave: quello del razzismo di buona parte dei curvaioli juventini. Stavolta Zebina ha reagito da signore, degnando malapena di uno sguardo l'aggressore. La dirigenza avrà ancora voglia di nascondersi stigmatizzando il comportamento del proprio tesserato?

Acque mosse anche a Firenze. La settimana appena trascorsa è stata scandita dallo scontro verbale fra Prandelli e Diego Della Valle: ad irritare il patron viola sono state le dichiarazioni del tecnico, che si era detto stanco di ritrovarsi ad allenare squadre da quarto posto in giù, sconfessando il progetto della cittadella dello sport rilanciato proprio nei giorni scorsi da Della Valle, progetto che toglierebbe liquidi da destinare al mercato. Per fortuna che almeno il verdetto del campo abbia rasserenato il clima: 4-1 secco della Fiorentina sull'Udinese, ora pericolosamente inguaiata nella lotta-salvezza. A dimostrare l'attaccamento a Prandelli non solo i giocatori, ma anche l'intera tifoseria, che ha incitato l'allenatore per tutta la partita.

Lotta per la Champions apertissima: in tre punti si trovano raggruppate quattro squadre che si stanno dando battaglia, domenica dopo domenica. Peccato che il posto disponibile sia soltanto uno. Al momento il Palermo sembra la più accreditata per i preliminari d'agosto, ma occhio al Napoli, vittorioso sul Catania quasi salvo di Mihajlovic (al quale va il merito di aver rialzato in piedi un gruppo dato per spacciato). Anche Juve e Sampdoria sono là, ma per un motivo o per l'altro (problemi psicologici per i bianconeri, scarsa continuità di risultati per i blucerchiati) sembrano meno attrezzate e forse dovranno accontentarsi dell'Europa League.

Il centro classifica è intasato: a quota 44 la già citata Fiorentina (ancora virtualmente in corsa per le coppe europee) e poi un gruppone di mine vaganti, sospese fra tentazioni europee e la quiete di una salvezza ormai certa. Genoa, Bari, Parma, Cagliari e persino il Chievo (ad un passo dalla permanenza matematica in A) si trovano a sette giornate dal termine con obiettivi tutti da ridefinire. Curiosamente, oggi hanno tutte pareggiato. In fondo, Siena e Livorno muovono la classifica con i pareggi ottenuti rispettivamente contro Genoa e Bari, ma ogni giornata che passa la fiammella che tiene viva la speranza si affievolisce sempre più. L'Atalanta prova la rincorsa disperata su Udinese e Lazio (in attesa del posticipo col Milan): nonostante la sconfitta con la Juve, i nerazzurri di Bergano appaiono la squadra più in palla delle ultime tre in classifica. Entrambe sconfitte (da Palermo e Napoli), Bologna e Catania conservano comunque un margine rassicurante dalla terzultima. http://tinyurl.com/ycyqswn

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